Velia

“Dalle ceneri dell’antica Focea sorga su la grandezza di Elea”. Possiamo immaginare che furono queste le parole con cui gli antichi Focei diedero inizio alla fondazione della città di Elea.
Questo popolo, proveniente dall’Asia minore, giunse nell’antica Enotria per sfuggire all’invasione persiana. Qui fondò Hyele, nome che poi andò mutando in “Ele” fino a diventare, successivamente, “Elea-Velia”. La città di Elea, grazie alla sua straordinaria posizione geografica, ai suoi rapporti commerciali e ad un ottima politica governativa, fu una delle città più floride del mondo antico. Ma Elea fu soprattutto la patria della “Scuola Filosofica presocratica”, fondata da Parmenide e successivamente portata avanti dal suo allievo Zenone.
La città era divisa in tre parti: l’agorà, la porta della verità (detta anche Porta Rosa) e l’acropoli. Oggi rimangono a testimonianza dell’antico splendore di Elea gli scavi archeologici, rinvenuti verso la metà del secolo scorso e che fanno parte del territorio del comune di Ascea. Rimangono ancora visibili l’area del porto, le terme greche e romane, l’acropoli, l’agorà e la splendida Porta Rosa così definita per il particolare colore assunto dalle pietre del suo arco al tramonto. Sulla collina che domina gli scavi ancora oggi si può ammirare la maestosa Torre Medioevale da sempre simbolo del comune di Ascea.